Campionati Europei giovanili - EYOC 2018 Bulgaria
SPRINT M18
Gara sprint caratterizzata da un
notevole dislivello e da due zone di gara differenti: prima parte nella
fortezza del castello di Tsarevets (Veliko Tarnovo, Bulgaria) e finale in
paese. Carta al 4000, molto ricca di particolari e insidie nella zona del
castello con moltissimi muretti, passaggi, zone vietate e private e un finale
più veloce in una zona urbana.
La gara si apriva con una prima tratta
particolare: non difficile dal punto di vista tecnico o dell’esecuzione ma
insidiosa per la vicinanza al punto K. Alternate a fasi di gara veloci in cui
si doveva eseguire molto rapidamente e con precisione tra i muretti del sito
archeologico, si presentavano tratte con diverse scelte di percorso abbastanza
equivalenti. Eccole presentate sotto dagli Azzurrini Mattia Scopel (8° e 7° europeo) e Damiano Bettega (15° e 14° europeo), con una loro analisi e i loro pensieri in gara.
Analisi scelte più interessanti
1-2
Mattia: Decido di uscire subito a sinistra nel costone di prato e
bosco (viola) con l’idea di tagliare il più possibile e ritornare sulla strada
(scelta che mi fa perdere qualche secondo per il terreno non molto corribile e
molto ripido. Dai gps infatti risulta che i top 5 hanno seguito le scalette per
raggiungere la strada). Sbuco sulla strada e vedo subito le scalette che
entrano nella parte di fortezza vicino al punto e le raggiungo.
Damiano: Non sono riuscito a decidere la scelta di percorso prima (perché l’1
era molto vicino al punto K); immediatamente ho guardato le possibili entrate
al punto e la più conveniente mi sembrava quella a sud (scelta rossa). Così
sono partito subito sulle scale in modo da vedere da lontano i gradini che
entravano sulle mura vicine al punto.
2-3
D: Dalla cartina vecchia e da street view abbiamo visto che
la sezione della cartina vicina al muraglione del castello era tutta unita,
quindi bastava trovare il modo più veloce per raggiungere quella e quindi il
punto; essendo partiti in alto potevamo vedere i passaggi segnati in carta
perché erano segnalati con fettucce tra i muri, quindi non ho letto tanto la
cartina ma ho solo preso la direzione per il passaggio a nord del 3, tenendolo
già a vista dall’uscita del 2
4-5
5-6
M: Scelta per la quale rimango indeciso fino all’ultimo
buttandomi poi nella zona centrale (rossa). Anche se la più corta penso sia
stata una scelta parecchio lenta e svantaggiosa a causa della navigazione in
costa e ai numerosi muretti da controllare. Poteva essere piu rapido salire
fino alla strada e seguirla per poi scendere al punto (verde).
D: A colpo d’occhio ho scelto la strada alta perché era
facile, veloce ed aveva buoni punti di riferimento per l’attacco al punto
(incrocio, scale, muro). Purtroppo ho perso una ventina di secondi perché,
leggendo velocemente, pensavo di trovare il punto al limite del privato e
invece era dietro al cespuglio.
6-7
M: Tratta molto impegnativa dal punto di vista fisico a causa
del notevole dislivello. Scelgo l’entrata a ovest del castello (principalmente
perchè era quella che avevo visto già più volte con street view) e cerco di
distribuire la salita il più possibile lungo la tratta (rossa) anche se alla
fine risulta la più lunga.
D: Anche qui ho guardato subito l’entrata al punto e la più
conveniente mi sembrava quella rossa-viola, perché giungeva dritta al punto e
senza scale o dislivello in più. Sono quindi partito subito sulla rampa
puntando con lo sguardo il castello e tagliando poi la curva della strada sono
entrato dal cancello ad ovest (scelta rossa).
8-9
M: Percorso visto e rivisto durante la preparazione a
tavolino e che eseguo a memoria controllando solo la posizione esatta del
punto. Parto subito deciso scendendo nella strada che passo subito buttandomi
nella costa di boschetto. Mentre scendo alzo lo sguardo puntando all’entrata
delle scalette che imbocco e scendo lentamente a causa del suolo bagnato.
Prendo poi l’entrata alla mia sinistra e arrivando nella zona dell’antenna,
scendo le scale e svolto per il punto.
D: In questo caso ho deciso di buttarmi in costa fino alle
scale e scendere a fianco (perché più veloce); in questo modo avevo il
controllo dei riferimenti in discesa e non rischiavo di superare il punto,
essendo la tratta molto veloce.
*************
Superato il decimo
punto si svolgeva una tratta di circa 330m (quindi molto utile per alzare lo
sguardo sulla cartina sulle tratte successive) per superare il ponte del
castello e giungere al punto spettacolo e quindi all’ultima parte di gara più
scorrevole in paese.
Mattia e Damiano al punto spettacolo
In questa parte solo una scelta determinante, il resto
delle tratte era colpo d’occhio per la strada più diretta al punto:
12-13
M: Scelta che penso già durante la tratta 10-11 e che infine
decido di eseguire passando per il punto numero 16 (rossa) dando una rapida
occhiata al 17 e al corridoio finale. Non la scelta più corta ma a mio avviso
la più veloce ed intuitiva essendo molto fluida. Bastava infatti trovare
l’entrata delle scalette che salivano al punto mentre la verde richiedeva una
maggiore attenzione nei vari passaggi.
D: La trattona al punto spettacolo era semplice e senza
scelte (strada unica e dritta), ma essendo la mia caviglia non al top dovevo
correre più veloce possibile stando attento a non farmi male sulla superficie
sconnessa della strada; arrivato quindi al 12° punto ho dovuto scegliere
velocemente la rossa, in quanto la verde andava controllato che i muri fossero
aperti: la rossa si vedeva a colpo d’occhio che arrivava diretta al punto anche
se magari l’entrata era rallentata dalle scale.
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