Analisi del 6° posto ai JEC (Junior European Cup) M18 di Francesco Mariani
Analisi delle tratte
P-1: scelta
unica ma in cui occorre stare attenti a quale vicolo imboccare dato
che lo spazio nel quale è posizionata la 1 è totalmente chiuso,
accessibile solo da un’unica entrata-uscita; io lo noto subito, ma,
per aver contato male i vicoli, sto per entrare in quello precedente
al mio; dopo due passi mi rendo conto che non dovevo entrare in un
vicolo porticato, così proseguo fino al punto.
1-2:
raggiungo il punto con la scelta verde perché noto subito che è più
corta e scorrevole (meno angoli) e che mi avrebbe permesso di
anticipare la strada per la 3.
2-3: scelgo rapidamente di prendere il punto da sud (viola), avendo già studiato quel passaggio nella carta vecchia.
3-4: stavolta
decido di non tornare indietro e fare la verde, avendo così il tempo
di anticipare la 5, la tratta più lunga della gara.4-5: questa tratta prevede due scelte: una più corta che però ha più cambi di direzione (rossa) e una più lunga che passa per le strade principali (viola); io rimango indeciso fino all’ultimo, ma alla fine opto per l’ultima, potendo così allungare il passo e guardare avanti per le prossime tratte.
5-6: faccio
la verde senza neanche considerare la blu, chiaramente più
svantaggiosa.
6-7: qui un
piccolo errore mi costa 2-3”, infatti invece che andare diretto
verso il punto, allungo leggermente raggirando la zona privata.
7-8: decido
di arrivare al punto da sinistra (verde) pensando che le due scelte
siano simili in lunghezza; solo dopo un’analisi mi rendo conto che
la blu è più corta di più di 30 metri; dai migliori intertempi
perdo 7-8”.
8-9: prendo
il punto da sinistra (viola), ma se ci avessi ragionato qualche
secondo in più avrei fatto la rossa perché permetteva di arrivare
al punto più diretti, infatti dai GPS si evince che quasi tutti i
migliori hanno fatto questa’ultima.
9-10: scelgo
la verde, anche un po’ influenzato dallo spagnolo che mi partiva un
minuto davanti e che ho incrociato nella piazzetta precedente alla 9;
inoltre mi sembra più facile arrivare al punto (con la blu avrei
dovuto fare attenzione al passaggio nel portico).
11-12: questa tratta si è rivelata una delle più decisive: bisognava assolutamente leggere la descrizione per capire che il punto era interno all’angolo della recinzione; io parto seguendo il primo tratto della viola, convinto però che il punto sia esterno; solo dopo aver superato il parchetto mi viene un dubbio e leggo la descrizione, cambiando giusto in tempo la scelta, cioè seguendo la viola fino in fondo.
12-13: non
più totalmente lucido, mi sfugge la scelta di destra (blu), più
corta e che mi avrebbe permesso di evitare le scalette, e prendo il
punto da sinistra (verde).
13-14: faccio
la viola, scelta che mi ha permesso di guardare il passaggio per la
15.
14-15: senza indugi vado per la verde.
15-16: anche l’ultimo punto presenta una scelta; io scelgo la viola, ma mi accorgo solo dopo che la rossa era migliore perché non aveva scalette e soprattutto la zona di terreno aperto in cui passava la viola era sabbia, molto difficile da affrontare dopo una gara tirata al massimo.
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